Sul muro esterno dell’edificio un tempo Stazione Marittima di Brindisi e sede dell’Autorità portuale un’iscrizione ricorda il contributo di solidarietà umana dei cittadini brindisini nei confronti dei circa 24.000 albanesi approdati nella notte tra l’8 e il 9 marzo 1991 nel porto brindisino, in fuga dal regime dittatoriale di Oxa. L’esodo albanese del 1991 aprì la stagione delle massicce migrazioni dall’est e dall’Africa su barconi improvvisati guidati da trafficanti senza scrupoli. 

La solidarietà umana dimostrata dai brindisini, intervenuta in mancanza di coordinamento e sostegno da parte del governo centrale, fu di enorme rilevanza: questa è la ragione della targa che l’Unicef ha voluto dedicare al popolo brindisino. 

È così che Brindisi si è guadagnata l’appellativo di Monumento testimone di una cultura di pace, come abbiamo visto nella targa in bronzo donata dall’Unesco alla città nel 2010.